PRIMO MAGGIO, SU CORAGGIO

Sono molteplici le canzoni che parlano del primo maggio, perle cantautorali che hanno tracciato un solco nella storia della canzone italiana. Alcune le potete trovare sul profilo instagram @cantautorando_scrivere e alcune le pubblicherò qui nel corso della giornata. Tra la visione di un concertone e l’altro potrebbe essere che qualcosa qui venga pubblicata.

Partire dalla Locomotiva di Guccini è troppo scontato, un po’ banalotto e mi piace essere imprevedibile. Quindi direi di partire con una versione meridionale de “La Locomotiva” firmata da quel genio di Rino Gaetano. Primo album, Ingresso Libero, traccia “Agapito Malteni, il ferroviere”.

Malteni era un ferroviere che decise, stanco di essere sottopagato, di dirottare un treno per protesta. Piano che venne sventato da un collega, anche lui di buon cuore, ma con meno coraggio e meno ideali per la testa.

AGAPITO MALTENI IL FERROVIERE

Agapito Malteni era un ferroviere
Viveva a Manfredonia giù nel Tavoliere
Buona educazione di spirito cristiano
Ed un locomotore sotto mano

Di buona famiglia giovane e sposato
Negli occhi si leggeva, molto complessato
Faceva quel mestiere forse per l’amore
Di viaggiare sul locomotore

Seppure complessato il cuore gli piangeva
Quando la sua gente andarsene vedeva
Perché la gente scappa ancora non capiva

Dall’alto della sua locomotiva
La gente che abbandona spesso il suo paesello
Lasciando la sua falce in cambio di un martello
Ricorda nei suoi occhi nel suo cuore errante
Il misero guadagno di un bracciante

Una tarda sera partì da Torre a Mare
Doveva andare a Roma e dopo ritornare
Pensò di non partire o pure senza fretta
Di lasciare il treno a Barletta

Svelò il suo grande piano all’altro macchinista
Buono come lui ma meno utopista
Parlò delle città di genti emigrate
A Gorgonzola oppure a Vimercate

E l’altro macchinista capì il suo compagno
Felice e soddisfatto del proprio guadagno
E con le parole cercava di calmarlo
Fu una mano ad addormentarlo

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