IO NON MI PRIVO – Paolo Simoni

E di colpo avere 30 anni
sentirne il morso sul culo e convincerti che sei uno dei tanti
di quella generazione cresciuta dalla televisione
figlia di un ventennio di ruberie sotto il sole

E di colpo quattro case in due anni
traslochi e scatoloni di ricordi troppo pesanti
ad inseguire un sogno o a limitare i danni
siamo stati bravi amore mio a guardare avanti

E di colpo salutare gli amici
che vivono all’estero e dicono di essere più felici
è forse lo sono o è solo un modo dei tanti
di nascondere il sangue, il dolore e i pugni nei denti

Io non mi privo del tempo che vivo
lo scruto, lo mangio, lo cerco, lo sbaglio, lo porto con me
io non mi privo e manifesto
amico fai presto che il nostro futuro ce lo portano via

E di colpo il politico di turno
si atteggia sorride in tv
con i suoi occhi da furbo
tra applausi finti e frasi fatte
ci vende il suo fumo
ma non quel fumo che qualcuno vorrebbe

E di colpo un raggio di sole che per metà ti brucia
e per l’altra metà ti commuove
in quel momento in un paese sfinito
lotti in silenzio perché credi che non sia tutto perduto

Io non mi privo del tempo che vivo
lo scruto, lo mangio, lo cerco, lo sbaglio, lo porto con me
io non mi privo e manifesto
amico fai presto che il nostro futuro ce lo portano via

Io non mi privo del tempo che vivo
lo scruto, lo mangio, lo cerco, lo sbaglio, lo porto con me
io non mi privo e manifesto
amico fai presto che il nostro futuro ce lo portano via
ce lo vogliono portare via, ce lo vogliono portare via
il nostro futuro ce lo vogliono portare via, portare via

Io non mi privo del tempo che vivo
lo scruto, lo mangio, lo cerco, lo sbaglio, lo porto con me
io non mi privo e manifesto
amico fai presto che il nostro futuro ce lo portano via.

E di colpo avere 30 anni sentirne il morso sul culo
e convincerti che sei uno dei tanti
di quella generazione che ce la può fare
a cambiare le cose senza più scappare

Il nuovo singolo di Paolo Simoni è una canzone d’attualità dedicata ai trentenni d’oggi cresciuti con vent’anni di ruberie (Berlusconismo) e che si deve trovare a fare i conti con una società che li ha emarginati, lasciati senza futuro e senza vergogna si permette pure di chiamarli bamboccioni. Perché? Perchè si sono rotti il culo per studiare e, giustamente, non accettano un lavoro che avrebbero potuto fare senza sprecare anni sui libri? O perchè per mantenersi sono obbligati a farlo ma giustamente protestano? Giovani rimasti in Italia, che hanno salutato amici che si sono arresi e hanno preferito trasferirsi all’estero anzichè cercare di cambiare le cose in Italia. Difficile accusarli di tradimento visto la situazione. Ma la canzone si chiude lasciandoci una speranza “E di colpo avere 30 anni sentirne il morso sul culo e convincerti che sei uno dei tanti di quella generazione che ce la può fare a cambiare le cose senza più scappare”. Speriamo di non dover più scappare.